Gioielleria Amadori, uno degli shop per i quali ricopro il ruolo di e-commerce manager, si è posizionato tra i primi 100 shop online di settore (per la precisione 53°) secondo la classifica di Casaleggio Associati: un grandissimo risultato per Daniele, Andrea, Azzurra, Simone ed il sottoscritto.
Oggi voglio condividere con te la strategia che mi ha portato ad ottenere questo risultato, sicuro che sarà importante anche per il tuo progetto 😀
Buona lettura!
Strategia per Ecommerce
Redigere una strategia serve per pianificare le tue prossime mosse ed evitare di andare per tentativi.
Vendere è una guerra, dove il territorio conteso sono le quote di mercato e dove le armi sono le proprie tattiche di marketing: ricordati che quando la tua nuova attività si inserisce in un mercato esso non si espande per accoglierla. Anzi, il contrario, dato che le imprese esistenti inaspriscono le proprie attività perché non vogliono farsi rubare terreno dalla tua nuova arrivata.
Quando avvii una nuova impresa online ti trovi in una posizione di svantaggio rispetto ai tuoi competitor: essi hanno quote, hanno una posizione di mercato, sono conosciuti dagli acquirenti e soprattutto sono a profitto, mentre la tua nuova impresa è subito in perdita.
Definire una linea guida strategica sempre valida non è possibile dato che le condizioni di fondo cambiano da settore a settore e da azienda ad azienda: ho scoperto però che ci sono 4 punti focali che non possono essere ignorati. Essi sono:
- Piano Finanziario
- Automazione
- Modello di business iniziale
- La visione Cliente-centrica
Piano Finanziario
La simulazione finanziaria è uno strumento strategico che permette di comprendere quali sono i punti deboli ed i punti di forza della tua attività, dato che mette su carta quello che ti immagini.
Un’attività i cui conti non tornano sulla carta non ha alcuna possibilità di farli tornare dal vivo: non basta la voglia di fare per rendere un’ impresa profittevole.
Con il piano finanziario puoi misurare due tipologie di costi:
- Costi fissi: personale, web agency, affitto, bollette…
- Costi che variano in base ad altri fattori: costi di spedizioni, costi di gateway, costi di struttura, costo del personale e, soprattutto, il costo del prodotto.
Supponiamo che tu acquisti un prodotto a 100€ e lo rivendi a 200€ (+ iva): il tuo margine è 2. In base al tuo valore di margine potrai definire il tuo piano finanziario, perché avrai cognizione di quanto puoi permetterti di spendere per vendere.
Per fare soldi devi spendere soldi, e senza un piano finanziario difficilmente riuscirai a far sì di spenderne meno di quanto ne guadagni.
Automazione
Il tuo progetto di vendita per generare un utile non deve legare l’aumento del fatturato all’aumento dei costi perché quando questo succede, sebbene il fatturato cresca, rimane identico il livello di utile. Non confondere i concetti di fatturato ed utile perché un grosso fatturato non è sinonimo di un grosso utile.
La tua impresa e-commerce deve sostenere meno spese possibile dalla gestione dei flussi di lavoro facendoli processare da software che permettono, con costi contenuti, di supplire a gran parte del lavoro degli operatori fisici.
Ma i software non sono tutto: i tuoi flussi di lavoro (inserimento dei prodotti, spedizione, custumer care, riordino, risoluzione dei problemi, etc) devono essere strutturati attraverso azioni semplici e lineari, così da poter essere gestiti nel minor tempo possibile senza ridondanze o circolarità.
Strumento efficace sono le SOP, ovvero procedure di azione standard, che definiscono il comportamento in base alla situazione da affrontare, riducendo i tempi di azione e creando delle linee guida standard che possono essere assimilate rapidamente anche dai nuovi membri del tuo gruppo di lavoro.
isendu, all-in-one suite per ecommerce, permette di creare etichette in pochi secondi e monitorare il tracciamento delle spedizioni da un unico piano lavoro. Strumento indispensabile grazie al quale non solo siamo riusciti a velocizzare il processo di spedizione, ma anche a trasformare le email transazionali in veicolo di relazione con il cliente finale, aumentandone la fidelizzazione verso il brand.
Modello di business iniziale
Quando sei all’inizio puoi decidere di strutturarti come vuoi, ma una volta ” in corsa” questo non ti sarà più possibile: è importante quindi che tu decida prima di iniziare qual’ è il modello di business che vuoi adottare.
Il mondo delle vendite digitali è complesso ed è impensabile che tu adotti tutte le possibilità che ti offre fin da subito. Posizionamenti organici su Google, Marketplace, social media marketing, advertising, affiliate marketing, email marketing… sono solo alcuni dei possibili esempi di attività che sono utili a generare fatturato.
Nelle battute iniziali elabora un modello che ti faccia assumere quote di mercato in maniera sostenibile, focalizzandoti su un canale di vendita. C’è un detto dei marines americani che dice “penetrazione profonda in fronte ristretto”: visualizza la tua strategia iniziale come un cuneo che sfonda il mercato premendo con tutte le sue forze in un singolo punto.
La visione Cliente-centrica
Un ecommerce non deve fare vendite, ma fare clienti, hai cioè bisogno di una posizione ben definita all’interno del mercato.
La tua nuova azienda non è conosciuta: dunque, perché qualcuno dovrebbe comprare da te? Alle persone non interessa che la tua azienda sia aperta da 120 anni, che sia leader del mercato o che sia nata da un tuo sogno: le persone quando acquistano vogliono fare un affare trovando la migliore soluzione al loro problema. Ed è questo che devi imparare a vendere, soluzioni a problemi, così che i consumatori inizino ad indentificarti come rimedio per un’ esigenza specifica.
Quante altre aziende fanno quello che fai tu? Quale è la differenza tra te e loro? Nessuna? Hai perso in partenza. Sei soltanto l’ennesimo sito che propone le stesse cose nello stesso modo, cambiando appena qualcosa. Sei uguale a tutti gli altri e pertanto non sei memorabile, e se non sei memorabile nessuno si ricorderà di te e nessuno ti proporrà ai propri amici. Ogni singola vendita che fai dovrai strapparla ai competitor con la forza, e quindi finirai a vendere a margini negativi, che è l’anticamera della chiusura.
Non assumere le sembianze del sito che fa le cose che altri 100 fanno, ma scegli una missione ben precisa, identifica un’esigenza che sei ben in grado di soddisfare e soddisfala nel migliore dei modi: così sarai degno di nota e le persone parleranno di te.
Difficile, non impossibile
Strutturare una strategia che sia efficace è difficile, ma è tutto fuori che impossibile: viceversa, rasenta l’ impossibile che tu ottenga un utile da un progetto che non hai strutturato sulla carta prima di trasformarlo in realtà.
Il piano strategico non è soltanto uno strumento di difesa, ovvero un’ azione che ti permette di non soccombere, ma anche uno strumento di offesa: la stragrande maggioranza dei tuoi competitor non elabora un piano di business pertanto realizzandolo avrai un importante vantaggio competitivo.
Se sei in difficoltà nel realizzare la tua strategia, ricordati che come iscritto alla mia newsletter hai una prima consulenza gratuita; se invece non sei ancora iscritto, fallo subito dal form qua sotto 😉
Nelle prossime uscite del mio blog approfondirò i 4 punti presi in esame in questo articolo.
A presto!
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Possibili titoli
- Come ho posizionato
- Come posizionare
- 4 pilastri per posizionare
- Come arrivare tra i primi cento
- Case Study: come ho posizionato Gioielleria Amadori tra i primi 100 siti ecommerce di settore secondo Casaleggio Associati
- Scopri come ho posizionato Gioielleria Amadori tra i primi 100 siti ecommerce di settore secondo Casaleggio Associati
Federico Capanni
E-commerce Manager
www.federicocapanni.com
346/9724592
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tra i primi 100 siti ecommerce di settore
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Gioielleria Amadori si posiziona 53°
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Per vedere cosa c’è sotto il proprio naso
occorre un grande sforzo. George Orwell
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Federico Capanni
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Gioielleria
Amadori si posiziona 53°
nella classifica Casaleggio Associati